Presidente ci salvi.

A seguire la lettera che due giocatori di freccette hanno scritto al loro Presidente.

Presidente ci salvi.

Presidente Berti, siamo Sergio Pettarini e Giuseppe Quintiero, tesserati FIGeST nella specialità freccette. Le scriviamo queste pubbliche righe per rivolgerle un appello: salvaguardi la nostra indipendenza, non ci riconsegni ad un passato polveroso ed inamovibile senza segnali di sviluppo.

E' proprio questa ultima parola che ci distingue: sviluppo. Un progetto ad ampio respiro che ci coinvolge tutti, che parla di scuole, oratori, palestre e di collaborazioni con istituzioni sportive ed atenei. Il tutto mirato a trasformare questo gioco in uno Sport. Non piu un gioco da pub, dove il binomio birra e freccette sembra indissolubile o, addirittura, incentivato. Non un mero sfruttamento commerciale del bersaglio ridotto a flipper, ma una disciplina sportiva a pieno titolo, nella quale sia insita l’idea che accomuna tutti all’interno del CONI. Un’idea che chiede sportività, eguaglianza e sviluppo per tutti, non immobilismo, divieti e conflitti di interesse. Noi vogliamo far rinascere, nello spirito dei nuovi giocatori di freccette, l’accezione decubertiniana della parola “sport”, perché altrove è morta.

Presidente ci salvi.

Possiamo, vogliamo e dobbiamo camminare con le nostre gambe.

Non lasci che il passato inquini il nostro futuro.

Questo passato non ha nulla a che vedere con la Tradizione.

Grazie.